Coronavirus, SARS-CoV2. Sembrava così lontano, distante. Sembrava che non dovesse mai raggiungerci, che non dovesse mettere in discussione le nostre abitudini.
Nell’arco di pochissimo tempo invece, il virus si è palesato davanti agli occhi di tutti, costringendo tutti, nessuno escluso, a rivedere le proprie abitudini personali, le proprie necessità, riorganizzare il lavoro.
Ed è proprio di quest’ultimo punto che vogliamo parlarvi.
Vogliamo parlare a tutte le aziende su cosa si può fare oggi per agevolare il lavoro e diminuire i carichi di stress. Questo articolo è rivolto a tutte quelle aziende che si ritrovano sommersi di richieste, di disdette o sono paralizzate.
Ma anche a tutte quelle aziende che non possono adottare metodologie smart, perché è richiesta una produzione manuale ed è necessaria la presenza fisica nel luogo di lavoro.
È un momento assolutamente difficile per tutti, ma è proprio in questi momenti che le persone sono in grado tirare fuori il meglio di sé, risorse che abbiamo tenuto nascoste o che non abbiamo mai voluto adottare.
Adesso è il momento di elevare l’uomo.
Come?
- Smartworking e telelavoro
- Metodo di lavoro AGILE
- Chatbot e voicebot
- Automatizzazione robotizzata
- Formazione
Smartworking e telelavoro
In questi giorni di sicuro ne avrete sentito parlare spesso o ne avete letto sui social, o magari la vostra azienda sta applicando una delle due modalità.
Ma c’è ancora tanta confusione sul web.
Telelavoro e smart working non sono la stessa cosa. Molti ritengono che siano sinonimi, in realtà sono due modalità di lavoro diverse. Lo smart working a dir la verità è l’evoluzione del telelavoro, resa possibile dall’innovazione degli strumenti digitali e dalla diffusione della connettività.
Cos’è il telelavoro
È un lavoro che si svolge a distanza rispetto alla sede centrale. Questa modalità di lavoro è nata negli anni ’70 negli USA. Proprio in quegli anni stavano iniziando a diffondersi le prime tecnologie e la rete internet, e questo permise a molti lavoratori di svolgere le proprie mansioni da casa o in un luogo specifico decentrato.
Infatti, il tipico lavoratore a distanza svolge le proprie mansioni da una postazione a casa e si collega all’azienda per via telematica. Il telelavoro vincola a lavorare da una postazione fissa, che sia a casa o in un’altra sede, e l’azienda trasferisce le medesime responsabilità nel luogo in cui lavora il dipendente. Quindi, gli orari di lavoro rimangono gli stessi, cambia solo il luogo dove si svolge.
Cos’è lo smartworking
Il lavoro si svolge fuori dall’azienda ma il dipendente decide in piena autonomia i tempi e il luogo di lavoro, senza una postazione fissa. Il lavoratore è quindi libero di scegliere e cambiare il luogo di lavoro come e quando preferisce. Ad esempio, potrà lavorare da casa, da una camera d’albergo, da un bar, o anche all’interno dell’azienda stessa, in ambienti appositamente pensati per il co-working o in spazi dedicati a brevi riunioni improvvisate.
Ma non solo, decide in autonomia quali spazi di tempo dedicare al lavoro, potendo così liberamente scegliere di lavorare in qualsiasi momento della giornata, senza orari predeterminati da rispettare.
Perché adottarle?
Vantaggi per l’azienda
Grazie a entrambe le modalità, si può risparmiare sui costi e aumentare la produttività. In media, chi lavora da remoto tende a lavorare più ore rispetto ai colleghi in sede, con conseguente aumento della produttività del 5-6%.
Vantaggi per i dipendenti
È una soluzione lavorativa innovativa e migliorativa in termini sia economici (es: nessun costo di spostamento) che di qualità della vita, in quanto il dipendente può gestire come meglio crede i propri spazi e i propri tempi.
Metodologia AGILE
La parola Agile viene utilizzata per la prima volta nel 2001 con la pubblicazione del Manifesto per lo Sviluppo Agile del Software, ma prima di questo manifesto, esistevano già aziende che avevamo una modalità di fare organizzazione con le caratteristiche Agile.
Gore, Toyota, Olivetti, Morning Star, Haier e Semco sono alcuni esempi di aziende che hanno cominciato prima delle altre a lavorare secondo il paradigma di autonomia condivisa.
Ma cosa significa autonomia condivisa?
- Decisioni e controllo sono spostate a livello operativo
- Scopo e misure sono definite dal punto di vista del cliente
- L’organizzazione è strutturata per team multifunzionali auto-organizzati e responsabili end-to-end
- Il focus si sposta dal prodotto alla User Experience
C’è davvero molto di cui dire su questa metodologia, ma il succo è chespostare alcune responsabilità dai “capi” ai dipendenti, mettere al centro i propri clienti e come questi ultimi vivono i nostri prodotti o servizi in questa situazione di emergenza, permette all’azienda di capire quali sono effettivamente i propri punti di forza e quali i punti deboli, andando a migliorare il lavoro di tutti, dal manager al neoassunto.
Un progetto pilota è il punto di partenza per le organizzazioni che vogliono implementare le metodologie e la filosofia Agile. Partire semplice, con dei piccoli progetti in cui integrare questa modalità lavorativa, permette alle persone di apprendere e sperimentare.
In particolare, il progetto pilota serve a:
- contenere rischi e costi
- sperimentare e adattare metodologie Agile
- diffondere la filosofia Agile
- apprendere dalla sperimentazione e inventare il proprio modello operativo con cui in seguito l’organizzazione potrà fare scale up
Se lavori in ambiente complesso, che in questo periodo di difficoltà deve riorganizzare il proprio modus operandi, costituire team multifunzionali per lavorare sia sui processi che sui progetti è un modo efficace per rispondere concretamente e non fermarsi di fronte a questo stato di emergenza.
Per capire che cosa è la filosofia Agile e per orientarti tra le varie metodologie di lavoro smart, ti invitiamo a dare un’occhiata a questo link di Talent Garden.
Chatbot e voicebot
Ci sono alcune realtà, come paginemediche.it che hanno creato e reso disponibile un chatbot per le istituzioni pubbliche per un rapido triage, capire se si è contagiati oppure no.
Questo tipo di chatbot sono utili per aiutare la popolazione a capire se i sintomi che si presentano possano essere riconducibili a SARS-CoV-2 oppure no, senza intasare i centralini del 118, o il numero verde d’emergenza 1500.
Ma si può fare molto di più.
Possono essere implementati chatbot e voicebot realmente intelligenti, senza la limitazione di una scelta di pochi bottoni.
Quando implementati dall’intelligenza artificiale, i voicebot possono essere davvero efficaci per gestire situazioni ancora più complesse. Possono diventare dei compagni estremamente utili per i numeri di pronto emergenza, rispondendo 24 ore su 24 e sette giorni su sette a tutte le richieste, distinguendo quelle che lei, l’intelligenza artificiale, può gestire in autonomia e quelle invece che necessitano di un operatore umano. Inoltre, più si ha chiara la struttura di comunicazione e interazione, più le soluzioni di chatbot e voicebot con IA possono essere implementati in brevissimo tempo, scendendo quindi in campo quasi nell’immediato.
Ci sono molte aziende che lavorano nel settore dell’innovazione IA.
La tecnologia che Esosphera ha in casa però, è unica.
La nostra Intelligenza Artificiale riesce realmente a comprendere le richieste ed i contesti a cui applicarle, permettendo così di creare una soluzione in grado di agire in qualunque situazione.
Quante richieste di disdetta avete ricevuto in questi giorni?
Quante di queste sono state gestite da voi stessi o dal vostro personale?
È possibile diminuire il carico di lavoro con l’Intelligenza Artificiale declinata in assistente virtuale, permettendovi di riuscire a gestire comunicazioni telefoniche, email e chat che arrivano in massa, garantendo che le richieste più particolari e urgenti non vengano gestite dall’IA, ma da voi e dal vostro personale competente.
Tutti i settori, specialmente il settore healthcare, le strutture ospedaliere pubbliche e private, stanno gestendo una massa critica di persone, di richieste, di dati.
Oggi nella gestione emergenziale, domani nella quiete della normalità, chatbot e voicebot dotati di intelligenza artificiale per la conversazione vanno implementati per migliorare il sistema di rapporto con le persone, i clienti, i pazienti e personale interno.
Perché è questione di urgenze, ed è questione di tempo che manca per gestirle.
Robotizzazione dei processi
Oggi risulta più che mai difficile pensare di investire in un momento storico in cui gran parte delle aziende in Italia si sono fermate.
Ma se oggi, nel contesto odierno, non è possibile pensare a questo tipo di investimenti, quando la fase critica sarà passata e si ricomincerà un po’ alla volta a tornare ai ritmi di sempre, allora è necessario prendere una decisione sul futuro aziendale.
Investire potrà risultarvi più che un azzardo. Ma non vogliamo far parlare noi, vogliamo farvi ascoltare una testimonianza di chi, nel lontano 1998 in una fase di crisi aziendale, ha adottato la robotica per la produzione.
Esattamente come la sua corrispondente virtuale, l’intelligenza artificiale, la robotica non ha la finalità di sostituire l’uomo, ma da aiutarlo nei suoi compiti, come anche testimoniato da questa azienda.
Formazione
Adriano Olivetti, incentivava i propri dipendenti e operai a dedicare del tempo, tutti i giorni, per la formazione personale. Perché tutto ciò che la persona impara per sé stessa, poi verrà riflessa nella propria mansione.
In questo periodo, se la mole di lavoro è quasi nulla, se non è possibile svolgere determinate mansioni e lavori, pensare alla valorizzazione di sé stessi e all’apprendimento è la cosa migliore che si possa fare.
Ci sono molti corsi gratuiti online, e molti formatori ed aziende di formazione oggi stanno mettendo a disposizione di tutti le proprie conoscenze e i propri corsi a costi irrisori se non totalmente gratuiti.
Chiunque smetta di imparare è un vecchio, che abbia 20 anni o 80.
Chi continua ad imparare, giorno dopo giorno, resta giovane.
La cosa migliore da fare nella vita è mantenere la propria mente giovane ed aperta.
– Henry Ford –
Dipenderà totalmente da tutti noi, da cosa decidiamo di fare e come decidiamo di agire in questa situazione, se ci saranno risvolti positivi o negativi.
Noi siamo per la prima opzione, e ci stiamo organizzando per dare il nostro supporto.
#wetechcare